Il non detto tende a prevalere sull’asserzione, l’inspiegato e inspiegabile sulla facile evidenza.
Il percorso per necessità si conduce convocando sia il visibile che l’invisibile, le stelle che l’occhio nudo può cogliere, fino alla sesta grandezza, e quelle – oltre la settima grandezza – per cui il nudo e corporeo strumento umano non è più sufficiente.
La poesia si fa quindi strumento ulteriore, tenta il superamento dell’occhio-ragione, rischiando di tangere l’immaginifico e il fantastico, per attingere all’intuizione.
(da Nota dell’autore, in Sull’improvviso, Arcipelago itaca, 2021)
Caro Alfredo, benvenuto con il tuo blog che seguirò con attenzione e piacere. Grazie per i tuoi contributi, per la tua poesia.
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Grazie, Fabrizio! Come immagini sono in un ambiente per me poco familiare, e non ti nascondo che tutta la tua attività e il tuo impegno a favore della poesia, con ogni mezzo, mi è stata e mi è di forte stimolo!
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