sul canale Youtube di Paolo Pera
(foto di Giorgio Favaro, Rocciamelone, 2005)
Sto fermo nella notte innanzi al fiume
dal ponte immagino la curve scure
nell’assoluto nero ne ascolto il moto ininterrotto e inquieto
i flutti che trasportano di un altro inverno nevi.
Scivolano promesse tra gli argini di destra e di sinistra
l’ostinazione di chi mette radici di chi sputa un alibi qualsiasi.
Riposano gli uccelli nella notte e gli altri respiri alati.
Le sentinelle anelano l’aurora, il giaciglio di luce
dove la parola ama la pietà
e la pietà possiederà il silenzio, cautamente ne riempirà la coppa
delle mani, come d’acqua di fiume,
veleno, pianto non più trattenuto.
Giungerà inavvertito un altro legno abbandonato al mare.
da Custodi ed invasori, Mimesis-Hebenon, 2005,
ripubblicata in Partenze e promesse. Presagi, puntoacapo, 2019