“non c’è meta/ oltre l’interrogarsi”: l’andare acquoreo di Sandro Pecchiari. Inediti.



il paesaggio dell’andare

andarsene è la finestra
che trapianta i luoghi
e trancia i giorni e le parole –
e la casa agguanta la strada
per la gola

la via non riconosce il nome
dei chiodi nelle mani 

specialisti nell’incapacità
di scansarci sempre



va’ come acqua torna come acqua

bagna le piante prima di partire
prendi le tue cose dagli armadi
i luoghi sono sogni 
e non supporti
la casa è estranea nei rottami

– non guardare –
quest’aria friabile sfalda il viso
quest’aria è una liturgia
che non sappiamo più

viaggia leggero
portati solo. ciò che hai perduto
avanza senza cercare nulla
non voltarti

non c’è meta
oltre all’interrogarsi

inediti da “Su gibi git su gibi gel
(proverbio turco per “Va’ come acqua torna come acqua”)

Sandro Pecchiari ha pubblicato: Verdi Anni, 2012, Le Svelte Radici, 2013, L’Imperfezione del Diluvio-An Unrehearsed Flood, 2015, e il lavoro antologico Scripta Non Manent, 2018, per Samuele Editore, Desunt Nonnulla-Piccole omissioni per Arcipelago Itaca, 2020, Le Svelte Radici, in spagnolo come Despojando Raíces, con la casa editrice Uniediciones, Colombia, 2019; la silloge in inglese Kidhood nello Special Issue, Writing in a Different Language, NeMLA, Italian Studies, The College of New Jersey, USA. Presente in antologie tra le quali: Revija SRP 123/125, 2015; Poesía Italiana – 10 Voces Contemporaneas, Buenos Aires Poetry, 2017; Hiša v Ljubljani / Casa a Lubiana, Sodobna slovenska in italijanska poezija / Poesia contemporanea slovena e italiana, Lubiana, 2017.

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