Foto da Nâzim Hikmet, Poesie d’amore e di lotta, Mondadori, 2013, trad. Fabrizio Beltrami e Francesco Boraldo, dettaglio di copertina
Alla vita
La vita non è uno scherzo. Prendila sul serio come fa lo scoiattolo, ad esempio, senza aspettarti nulla dal di fuori o nell’al di là. Non avrai altro da fare che vivere.
La vita non è uno scherzo. Prendila sul serio ma sul serio a tal punto che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate, o dentro un laboratorio col camice bianco e grandi occhiali, tu muoia affinché vivano gli uomini gli uomini di cui non conoscerai la faccia, e morrai sapendo che nulla è più bello, più vero della vita.
Prendila sul serio ma sul serio a tal punto che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi non perché restino ai tuoi figli ma perché non crederai alla morte pur temendola, e la vita peserà di più sulla bilancia.
Arrivederci fratello mare
Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti arrivederci fratello mare mi porto un po’ della tua ghiaia un po’ del tuo sale azzurro un po’ della tua infinità e un pochino della tua luce e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose sul tuo destino mare eccoci con un po’ più di speranza eccoci con un po’ più di saggezza e ce ne andiamo come siamo venuti arrivederci fratello mare.
Angina pectoris
Se qui c’è la metà del mio cuore, dottore, l’altra metà sta in Cina nella lunga marcia verso il Fiume Giallo.
E poi ogni mattina, dottore, ogni mattina all’alba il mio cuore lo fucilano in Grecia.
E poi, quando i prigionieri cadono nel sonno quando gli ultimi passi si allontanano dall’infermeria il mio cuore se ne va, dottore, se ne va in una vecchia casa di legno, a Istambul.
E poi sono dieci anni, dottore, che non ho niente in mano da offrire al mio popolo, niente altro che una mela una mela rossa, il mio cuore.
E’ per tutto questo, dottore, e non per l’arteriosclerosi, per la nicotina, per la prigione, che ho questa Angina Pectoris.
Guardo la notte attraverso le sbarre e malgrado tutti questi muri che mi pesano sul petto il mio cuore batte con la stella più lontana.