malattia senza nome
quello che non so
sferraglia nei carrelli
del Centro Commerciale
buoni pasto tre per due
a colmare la polvere
di scarto il dolore del mondo
*
di taglio in taglio
è novembre sui vetri
delle case mangio morti
per sentirmi vivo questo
senza un dolore sordo
*
tra le parole e nulla
cresce l’amore di taglio
in taglio orfani strappati
lungo il bordo
*
lo sbaglio ero io
lo porto dentro
ancora parla questo
tutto questo niente
*
una lontananza si perde
torni in forma di macchia
quando piove il principio
la fine la vita che rimane
*
ti scorgo appena
un nome qualsiasi
poco meno di niente
un sorriso miserabile
nel freddo
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