Poesie di Giampiero Neri -parte prima

Ph.: da Giampiero Neri, Antologia personale, Garzanti, 2022 (dettaglio di copertina)



da L’aspetto occidentale del vestito, Guanda, 1976


L’albergo degli angeli.
IV.


Si narra che il Principe di Condé abbia dormito profondamente la notte prima della battaglia.
Sembra un particolare di poca importanza?
Non voglio dire una cosa per un’altra, ma stia bene attento l’amico delle api, perché il suo è un amore pericoloso.
Non è la prima volta che una mirabile serie di cause produce un effetto completamente diverso.
Proprio allo stesso modo, all’Albergo degli Angeli, il principio era come si è detto e quanto al seguito sarebbe stato chiaro alla fine.
Allora sembrava soltanto un segno ambiguo, una piccola macchia all’orizzonte.


L’aspetto occidentale del vestito.
II.

La Pavonia maggiore o Saturnia
la farfalla Atropo ed altre specie notturne
sono un notevole esempio di mimetismo.
Si adattano in parte all’ambiente
per il colore più scuro e intenso
grigio bruno sulle ali
ma anche per i continui segni
che vi ricorrono in forma di cerchi
e nel modo uguali.
All’origine di questi ornamenti
si incontra una simmetria,
uno schema fissato in anticipo
muove insieme chi cerca
e chi ha interesse a non farsi riconoscere,
una corrispondenza alla fine.


Pseudocavallo

I
Il nome è isolato e per l’assenza della caratteristica erre non sembra latino.
Secondo l’Ernout-Meillet deriverebbe dal sumerico equus, come il cavallo, la zebra e il quagga.
Qualche autore vi comprende la zebra di Burchell.

V
Simile in questo al mastino, ha una presa tenace.
L’atto è improvviso, senza ragione apparente.
Ricordo bene il missionario, di ritorno dall’Africa, che ne portava i segni sulla mano a distanza di anni.
Era accaduto durante un viaggio.
«e l’asino?» ho chiesto.
«l’asino è morto» mi ha detto.



da Liceo, Guanda, 1986


Due tempi

La civetta è un uccello pericoloso di notte
quando appare sul suo terreno
come un attore sulla scena
ha smesso la sua parte di zimbello.
Con una strana voce
fa udire il suo richiamo,
vola nell’aria notturna.
Allora tace chi si prendeva gioco,
si nasconde dietro un riparo di foglie.
Ma è breve il seguito degli atti,
il teatro naturale si allontana.
All’apparire del giorno
la civetta ritorna al suo nido,
al suo dimesso destino.


Sovrapposizioni
IV


Del gufo reale o Sminteo, distruttore di topi, si può dire che è raro. Vive nei boschi abbandonati ma
imbattersi nel suo sguardo severo, nelle sue penne arruffate, può turbare.



da Dallo stesso luogo, Coliseum, 1992


***

Dalla curvatura del legno
si conosceva il modello
nella sua forma finita.
Con un attrezzo simile
si poteva colpire un passero
o una rondine forse
come era già accaduto
in pieno volo


***

Dove il fitto bosco
scendeva con avvallamento profondo
verso un luogo nascosto
a un tratto gigantesco,
appariva mutato l’aspetto degli alberi
in quel punto
prendeva nome di orrido



da Altri viaggi, in Teatro Naturale, Mondadori, 1998


Figura

In quella parte del campo
vicino al deposito di legna
si era levata una figura indistinta,
come una macchia più scura
nel buio della sera,
sembrava un cane che volava sopra i tetti.


Tracce

Presa fra i sassi dove si nasconde
la lumaca fa udire un breve suono
unico segno manifesto
della sua muta esistenza.
Del suo andare solitario
si vede qualche volta una traccia,
come una scia luccicante nell’erba.









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