“La tessitrice” di Giovanni Pascoli, da “Canti di Castelvecchio” (1903)

Ph. da Giovanni Pascoli, Prose disperse, a cura di Giovanni Capecchi, Carabba, 2004 (dettaglio di copertina)

24 poesie, ovvero il XX Secolo
secondo Mario Marchisio



GIOVANNI PASCOLI, LA TESSITRICE
(da Canti di Castelvecchio, 1903)



Grazie al cielo, e all’arte poetica, l’impossibile avviene. Qui abbiamo il fantasma di una ragazza – visto o solo immaginato dal poeta: non fa differenza – che tesse il sudario (o la veste nuziale?) destinato a ricoprirla quando i due giaceranno insieme nella tomba… eppure lei è già morta!, come il v. 21 di questo aureo referto tardoromantico attesta all’Autore e a noi che lo leggiamo.



Mi son seduto su la panchetta
come una volta… quanti anni fa?
Ella, come una volta, s’è stretta
su la panchetta.

E non il suono d’una parola;
solo un sorriso tutto pietà.
La bianca mano lascia la spola.

Piango, e le dico: Come ho potuto,
dolce mio bene, partir da te?
Piange, e mi dice d’un cenno muto:
Come hai potuto?

Con un sospiro quindi la cassa
tira del muto pettine a sé.
Muta la spola passa e ripassa.

Piango, e le chiedo: Perché non suona
dunque l’arguto pettine più?
Ella mi fissa timida e buona:
Perché non suona?

E piange, piange – Mio dolce amore,
non t’hanno detto, non lo sai tu?
Io non son viva che nel tuo cuore.

Morta! Sì, morta! Se tesso, tesso
per te soltanto; come, non so:
in questa tela, sotto il cipresso,
accanto alfine ti dormirò. –



24 poesie, ovvero il XX Secolo
secondo Mario Marchisio

Proposta di una poesia esemplare per ognuna delle 24 voci poetiche del XX secolo, scelte da Mario Marchisio come rappresentative del secolo, accompagnate da un telegrafico commento. I testi condurranno in un viaggio che parte dai primi anni dal Novecento fino alle soglie del Duemila.
L’antologizzatore si dichiara consapevole che almeno altri cinquanta autori e autrici meriterebbero spazio. Tuttavia questa è solo una scheggia, una esigua scheggia del gran mosaico che risplende alle nostre spalle.

I. Giovanni PASCOLI, La tessitrice, da Canti di Castelvecchio, 1903

Lascia un commento