“Lungo di donna un canto si trasfonde” di Clemente Rebora, da “Frammenti lirici” (1913)

Ph.: Clemente Rebora, Canti anonimi. Edizione commentata, Interlinea, 2022 (dettaglio di copertina)

24 poesie, ovvero il XX Secolo
secondo Mario Marchisio



CLEMENTE REBORA, LUNGO DI DONNA UN CANTO SI TRASFONDE
(da Frammenti lirici, 1913)



Un paesaggio appena abbozzato è testimone del trasfondersi di una misteriosa voce femminile. Da qui sgorgano, in crescendo, le similitudini con tutto ciò che svanisce infruttuosamente. Gli ultimi versi di questa lirica vertiginosa, con l’acre dinamismo delle loro immagini, ribadiscono in modo inequivocabile la natura espressionistica del linguaggio poetico di Rebora.

Lungo di donna un canto si trasfonde
come azzurro vapore
dai clivi lambiti dal sole d’autunno
che stanco dirada l’ardor delle fronde
e nuvole scioglie cercanti sopore.
Nel vuoto sostare dell’aria ascoltante
la voce mi pàlpita in cuore;
e le bellezze ripenso che sole
vaniscon senza amore:
baleno d’oro non giunto al guizzo,
pianta nel succhio divelta, tizzo
scordato sotto la cappa
a sognare la fiamma,
alito non respirato,
baci non schiusi,
forte corpo senza amplesso.

Dai clivi si versa si esala dispera
l’umido ombrare violetto:
a casa, a spremer la sera!

24 poesie, ovvero il XX Secolo
secondo Mario Marchisio

Proposta di una poesia esemplare per ognuna delle 24 voci poetiche del XX secolo, scelte da Mario Marchisio come rappresentative del secolo, accompagnate da un telegrafico commento. I testi condurranno in un viaggio che parte dai primi anni dal Novecento fino alle soglie del Duemila.
L’antologizzatore si dichiara consapevole che almeno altri cinquanta autori e autrici meriterebbero spazio. Tuttavia questa è solo una scheggia, una esigua scheggia del gran mosaico che risplende alle nostre spalle.

I. Giovanni PASCOLI, La tessitrice, da Canti di Castelvecchio, 1903
II. Gabriele D’ANNUNZIO, Furit aestus, da Alcyone, 1903
III. Guido GOZZANO, L’assenza, da I colloqui, 1911
IV. Clemente REBORA, Lungo di donna un canto si trasfonde, da Frammenti lirici, 1913

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