Tre poesie inedite di Silvia Rosa


Tempesta

La furia della goccia
che distilla il suo cammino
di passi verticali e poi si schianta
senza peso, quasi invisibile,
in questo lunedì mattina
d’inizio primavera, la testuggine
del sole nuovo che sbuca dal letargo
delle ombre ‒ all’improvviso
anche il pensiero sgocciola, fluisce
finalmente libero: quante inutili
corde alle caviglie delle primule
come se imbrigliandole al cuore
potessero crescere più forti

ma

l’acqua dice nella sua lingua morse
(testarda): precipita più svelta,
più leggera, più sola,
non hai bisogno di niente
oltre allo sguardo delle tue mani
che accarezzano sapienti
i primi germogli di tempesta.




Prigione

Sarebbe così facile da dire
eppure la bocca inciampa
è una bambina capricciosa
che no no va ripetendo
in mezzo ai semafori furiosa
lungo le strade di una sfacciata
primavera, sarebbe così facile da fare
eppure le mani corrono via
sono gatte in calore arruffate
che miagolano petulanti ragioni
e nulla sanno di vero,

il cielo tace, gli occhi si piegano
nessuno sa scegliere di vivere se non
nel paradiso delle proprie intenzioni
almeno all’inferno ‒ che sia benvenuto ‒
fare del desiderio una casa
piccola e oscura, aprire tutte le porte
entrare e richiuderle come in una prigione
restare quieti smetterla di fuggire
dietro al più stupido dei pensieri
arrendersi a questa fame benedire
la pelle e le sue infinite preghiere.



Statuina bella

Sei in un acquario di vento
rossa come la prima mela
con il sorriso spento dei pesci,
sei la bambina cresciuta in fretta
e la donna appesa a una pioggia
di sguardi più distratti del tempo

resterai intatta, statuina bella,
sempre quella, figurina e madonna
d’oro e pianto, cruna perfetta
da cui non passa un alito di desiderio,
dietro quel vetro in cui galleggi
tra il qui e l’altrove, sospesa a un amo
che ti tiene ferma: hai barattato
la tua voce di sirena per poco più
di questo niente.


Inediti, 2020-2021

Per gentile concessione dell’Autrice

Silvia Rosa nasce a Torino, dove vive e insegna. Laureata in Scienze dell’Educazione, ha frequentato il Corso di Storytelling della Scuola Holden (2008/2009). Suoi testi poetici e in prosa sono presenti in diversi volumi antologici e sono apparsi in riviste, siti e blog letterari. Tra le sue pubblicazioni: l’antologia foto-poetica “Maternità marina” (Terra d’ulivi 2020), di cui è curatrice e autrice delle foto; le raccolte poetiche Tempo di riserva (Ladolfi 2018), Genealogia imperfetta (La Vita Felice 2014),  SoloMinuscolaScrittura (pref. di Giorgio Bàrberi Squarotti, La Vita Felice 2012), Di sole voci  (LietoColle 2010); il saggio storico Italiane d’Argentina. Storia e memorie di un secolo d’emigrazione al femminile (1860-1960) (Ananke 2013). Ha intervistato e tradotto alcuni poeti argentini, dando vita al progetto Italia Argentina ida y vuelta. Incontri poetici, pubblicato nel 2017 in e-book (edizioni Versante Ripido ‒ La Recherche). 
Biobibliografia completa qui: http://www.larecherche.it/biografia.asp?Tabella=Biografie&Utente=silviarosa